Giovedì 21 Novembre in la Città dell’Utopia abbiamo la presentazione “Mappe, relazioni e porti sicuri per navigare il presente”!

Dalle 19.30: apericena

Ore 20.00: presentazione de
– “Mini-atlante delle relazioni fra 55 spazi politico-socio-culturali autogestiti di Roma”, a cura di Simone Ranocchiari, 2019.
– “Un patrimonio comune. Da Testaccio a Spinaceto, percorso tra le pieghe di una Roma solidale”, a cura di Elisa Gigliarelli, 2019.
– “R-esistenze a Roma Sud: una mappa dedicata a Renato Biagetti”, a cura della Rete Roma Sud, 2019.


a seguire dibattito.

In un momento storico come quello attuale, in cui la società – alimentata dalle istituzioni – manifesta esasperazione, rabbia e intolleranza, in cui la chiusura e la solitudine sono l’espressione più immediata del disagio vissuto da tante persone, la costruzione di un fronte comune, solidale e aperto ai territori è l’unico antidoto alla guerra di tutti contro tutti.

Un fronte che può essere costruito e raccontato in varie maniere. Per questa occasione, come Rete Roma Sud abbiamo deciso di farlo attraverso tre diversi lavori, accomunati dal medesimo approccio: quello della mappatura. Per mappatura non intendiamo solamente la rappresentazione visiva di una geografia liscia ma un’opera che sappia raccontare le relazioni umane e quindi politiche, le difficoltà di chi quotidianamente cerca di costruire comunità nuove, le bellezze dei territori oltre la banalizzazione del decoro.


Il “Mini-atlante delle relazioni fra 55 spazi politico-socio-culturali autogestiti di Roma, a cura di Simone Ranocchiari, studia e racconta motivazioni ed emozioni che spingono gli/le attiviste a impegnarsi in esperienze di autogestione urbana, a mandarle avanti nell’arco degli anni o in alcuni casi ad abbandonarle.


Il dossier “Un patrimonio comune. Da Testaccio a Spinaceto, percorso tra le pieghe di una Roma solidale”, a cura di Elisa Gigliarelli, è un lavoro a metà tra un’inchiesta ed una narrazione che nasce a partire da due esigenze. Una è quella di restituire una fotografia ed una parziale sistematizzazione che possa contribuire alla ricostruzione di una narrazione complessiva e diversificata della ricchezza delle esperienze solidali che negli ultimi trent’anni hanno costruito dal basso un pezzo della città di Roma. L’altra è quella di far fronte ad un attacco istituzionale e mediatico che negli ultimi cinque anni ha conosciuto una accelerazione spaventosa, gettando nell’incertezza il futuro di centinaia di esperienze. La speranza è che questo possa essere uno strumento utile per le stesse non solo per leggere la congiuntura, ma anche per valorizzare la propria bellezza e per orientarsi e prendere posizione di fronte a questo nuovo e spaventoso processo di desertificazione.


“R-esistenze a Roma Sud: una mappa dedicata a Renato Biagetti”, a cura della Rete Roma Sud, è una mappa che porta il nome di Renato Biagetti, giovane ingegnere di 26 anni, nato e cresciuto alla
Montagnola, attivista degli spazi che ora si ritrovano nella Rete Roma Sud e a cui fu tolta la vita dai fascisti nel 2006. Perché nel suo nome si possano continuare ad animare percorsi e a orientarsi su queste strade. Una mappa che è il risultato di più di un anno e mezzo di ritrovate, riscoperte e approfondite relazioni tra le realtà sociali di Roma Sud, siano essere spazi sociali, occupazioni abitative, associazioni, singoli e comitati. Una mappa che racconta il passato e il presente di questa parte di Roma, di chi ha combattuto per libertà di tutte e tutti e di coloro che continuano a renderla porto aperto, una mappa che è anche un regalo che la Rete si è fatta nel suo riscoprirsi, un messaggio positivo utile a riconoscere l’energia che si sprigiona quando si intrecciano i pensieri, le parole, le vite, le esperienze, i percorsi individuali e collettivi.

Mappare l’esistente, mapparne le relazioni, per riscoprirci solidali, per prenderci cura di noi innanzitutto e per agire sulla società che viviamo. Partire da questi lavori con l’obiettivo di rafforzare legami e allargarli, sporcarci le mani insieme, proporre un’altra idea di città.
Perché è nei punti di intersezione che risiede la forza e, come ci insegnano le compagne e i compagni Curdi , “da soli non possiamo essere liberi”.

Bio

Simone Ranocchiari è dottorando presso l’Istituto di Geografia e Sostenibilità dell’Università di Losanna. La sua ricerca porta sugli spazi socio-culturali autogestiti della città di Roma e nello specifico sulle motivazioni che portano alcune persone a diventare attivisti di questi luoghi. Nella fase iniziale di questa ricerca ha prodotto, grazie alla collaborazione di attivisti/e di 46 di questi spazi, un mini-atlante di carte che provano a raccontare le relazioni esistenti fra gli spazi autogestiti di Roma.

Elisa Gigliarelli, ricercatrice e attivista, ha a lungo collaborato e preso parte nelle esperienze di autogestione in Italia e in Argentina. Nel suo recente percorso recente, grazie ad una collaborazione con il Programma Facutad Abierta dell’Università di Buenos Aires ed il laboratorio metropolitano La Città dell’Utopia, ha lavorato a stretto contatto con alcune realtà per elaborare strumenti di analisi ed inchiesta assieme alle esperienze che ha incontrato ai due lati dell’oceano, stringendo relazioni con le fabbriche autogestite argentine e con numerose le realtà sociali romane.

Rete Roma Sud – Negli ultimi mesi, anche in vista della costruzione del Carnevale Antirazzista – che da dieci anni attraversa giocosamente i quartieri di Roma Sud – abbiamo deciso di dare maggiore profondità alle nostre azioni vedendoci in maniera più costante, fungendo da spazio protetto in cui condividere conoscenze e competenze che potessero essere messe a disposizione delle singole realtà e, soprattutto, del nostro territorio: questa è la Rete Roma Sud.

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