Dopo la festa e la gioia del carnevale , ci siamo ritrovat* nella calma del casale domenica 14 febbraio, per celebrare insieme l’amore… Però, in un modo diverso di quello imposto dalla società capitalista che dice la cosiddetto San Valentino. Due settimane  fa, il Gruppo Genere de La Città dell’Utopia vi aveva chiesto:

“Come sarebbe l’amore nella tua utopia? Come vogliamo amarci, volerci bene, stare bene insieme oggi, ogni giorno? Come immaginiamo l’amore nel futuro per cui lottiamo e che vogliamo portare alla luce per le generazione che ci seguono?”

Grazie alle risposte che abbiamo ricevuto online, aggiunti alle nostre riflessioni, abbiamo continuato ragionare in presenza. È stato un bel cerchio di condivisioni, di slam, di musica, ed un po’ di ballo, di lettura, di scambi d’idee sull’amore come (in)dipendenza. Abbiamo parlato anche di separazione, di amare noi stess*, di amore non-eteronormato, di supporto reciproco e di sostenibilità economica, di guardare insieme nella stessa direzione, oppure no.

La generosità delle condivisioni e l’ambiente caloroso sono riusciti a scaldare le anime e ignorare il vento per guadagnare un po’ di tempo prezioso insieme. Ma questa giornata fredda di febbraio non ci ha permesso di finire i discorsi sollevati. Allora che ne pensate di ripetere questa esperienza? Perché siamo sicur* di una cosa dopo questa giornata; è che l’amore, si pensa, si celebra, si vede, tutto l’anno!