Ci abbiamo messo un po’ ad elaborare quanto è successo, ma anche se in ritardo, ci teniamo a condividere l’enorme senso di gioia e gratitudine che ci ha dato la XVI edizione del Festival Internazionale della Zuppa di Roma!

Difficilmente dimenticheremo l’immagine della piazza piena, sorridente e danzante. L’entusiasmo con cui è stato accolto questo evento è per noi la conferma dell’importanza di occupare le strade e le piazze con la cultura gratuita, accessibile e costruita dal basso.

Vogliamo ringraziare gli attivisti e le attiviste de La città dell’utopia, lo staff del Servizio Civile Internazionale e il gruppo di 17 giovanissimi volontari e volontarie da tutta europa che grazie al programma ESC hanno potuto vivere il festival e collaborare alla sua realizzazione.

Ringraziamo il Municipio VIII, che ha patrocinato l’evento dimostrando supporto e vicinanza alla nostra idea di città.

Ringraziamo l’associazione Eduraduno, che ha curato i momenti dedicati ai più piccoli.

Ringraziamo gli spazi sociali di Roma Sud: Acrobax, La Strada, Porto Fluviale per il supporto logistico.

Ringraziamo gli artisti e le artiste che si sono esibit*: Falzone, il frente Murguero Romano, i e le circensi capitanate da Laura di Virgilio, Samba Precario e FanfaRoma, i nostri vicini di casa dell’associazione Controchiave.

Grazie alla serigrafia La Svorta, che ha prodotto a mano tutto il merchandising del Festival e anche parte del terzo premio.

Infine, ringraziamo tutte le zupparole e i zupparoli che hanno partecipato alla mitica gara di Zuppe! Senza di Voi la giornata non avrebbe senso. 

Volontari internazionali di ESC

Ecco le zuppe premiate dalla giuria popolare:

Al terzo posto, con 39 voti, la Scuppiata, la zuppa dell’osteria popolare dello S.C.U.P.

Siamo felici di aver dato spazio a questa storia, che ci restituisce ancora una volta, tristemente, l’immagine di una città che non vogliamo. Lo S.C.U.P dal 2013 aveva trovato la propria casa in un capannone della Via della Stazione Tuscolana. Questa esperienza è destinata a terminare in quanto l’area tutta ad oggi è oggetto di un enorme progetto di “riqualificazione” (leggi gentrificazione), di fatto un’occasione persa di progettazione partecipata e ascolto delle realtà sociali che costruiscono dal basse le proposte culturali di questa città. Tutta la nostra solidarietà agli amici e amiche dello S.C.U.P.

Questa zuppa è stata premiata anche dalla giuria di qualità, ricevendo il premio extra di un cesto di prodotti dell’Associazione terraTERRA.

Per 40 voti, solo 1 di differenza del terzo classificato, il secondo premio è andato nelle mani delle amiche e degli amici del Laboratorio 53. Si tratta della zuppa Joumou (in francese, un tipo di zucca) di Haiti, ed è stata preparata da Gladis, che da qualche mese si è affezzionata a La città dell’utopia e viene a curare il piccolo orto nel giardino. Questa zuppa, che all’epoca della schivitù era un piatto riservato ai proprietari degli schiavi, adesso rappresenta un vero e proprio simbolo per l’indipendenza e contro la schiavitù, e tutte le persone di Haiti la cucinano con orgoglio e come rivendicazione. Inoltre nel 2010 questa zuppa è stata riconosciuta dall’Unesco come patrimonio immateriale, come incoraggiamento verso la popolazione haitiana colpita dal terremoto. 

Uno dei vincitori della zuppa

Il primo premio invece, con ben 68 voti, è andato alla zuppa “Deep purple”, preparata da una squadra di nostri cari amici e vicini di casa: Daniela Liuzzi, che ha concepito la ricetta; Michele De Santis, che ha ideato il concept; Cristiana Scoppa che ha realizzato lo splendido allestimento, e Fabio Petrosillo, uno dei nostri più cari attivisti!