La Città dell’Utopia, anche conosciuta come Casale Volpi o Casale Garibaldi, ha una lunga e interessante storia. La sua costruzione è nella datata seconda metà del XVIII° secolo. L’edificio è a stato una Trattoria, fondata da Augusto Volpi, anarchico e antifascista, come luogo di aggregazione sociale. In seguito, durante la seconda guerra mondiale,  il casale è stato rifugio per combattenti della resistenza. La leggenda dice che una notte, l’eroe dell’unificazione italiana, Giuseppe Garibaldi, abbia dormito tra le mura di questo casale che si trovava nella zona rurale, fuora dalle mura di Roma. 

Adesso, negli ultimi 20 anni, è stato ristrutturato e adattato per diventare uno spazio della municipalità di Roma dove è possibile svolgere diverse attività sociali per mettere in rete la gente del quartiere San Paolo-Ostiense e i migranti in rischio di esclusione sociale. 

 

 

Le radice de La Città dell’Utopia: storia di un sogno – Volantino originale del 2003

 

Scopri un po’ di più le radici de La Città dell’Utopia con “Sogni di carta”, il bollettino, “carburante della vita culturale del quartiere”, che intendeva  raccogliere i suoi “sogni, desideri, esperienze, richieste e lamenti”. Il fumettista è Miguel, uno dei primi volontari del casale, che voleva raccontare in maniere satirica il processo di costruzione de La Città dell’Utopia. Ne potete leggere di più cliccando qui!