Dopo tre anni, torna il “No Border Fest”, giunto alla XII edizione: nato nel 2009 sull’onda delle mobilitazioni contro il pacchetto sicurezza, che portò a criminalizzare momenti quali il viaggio, la migrazione e l’abitare, il No Border è sempre stato un momento di riflessione su come andare oltre i confini, senza pregiudizi e lenti securitarie, attraverso laboratori, musica, esposizioni, dibattiti e teatro.


La dodicesima edizione del “No Border Fest” (22-23 ottobre presso “La Città dell’Utopia“) si inserisce in un momento storico-politico allarmante. Diversi dei partiti che compongono il nuovo governo annunciano da tempo la messa in atto di politiche securitarie, populiste, nazionaliste, xenofobe e ammiccanti al fascismo. è quindi importante costruire dei momenti di opposizione per condividere idee e pratiche alternative, che rimettano al centro anche la necessità di una forte mobilitazione che chieda di fermare la guerra e costruire subito percorsi concreti di pace. Anche quest’anno il No Border Fest, organizzato da Servizio Civile Internazionale Italia, “La Città dell’Utopia”, Laboratorio 53, associazione culturale Terra/TERRA, Associazione SenzaConfine, Centro Culturale Ararat e MutuoSoccorso Milano, sarà caratterizzato da interventi, presentazioni di libri, dibattiti e proiezioni, con l’obiettivo di proporre visioni differenti sulle migrazioni e sulle politiche attuali.

L’edizione 2022 del “No Border Fest”, oltre ai temi chiave dell’accoglienza e della lotta alla xenofobia, afronterà altre tematiche nazionali e internazionali, come la questione curda e la questione palestinese.  

Se non coltiviamo la nostra terra per più di tre anni, i coloni la occupano con i loro insediamenti, il mio campo è l’unico rimasto nella zona e i coloni l’hanno circondato con una rete elettrificata” racconta l’agricoltore Mohamad Abda.

Il rapporto con la propria terra della popolazione palestinese, sottoposta a un regime di occupazione, e della popolazione curda, sotto continuo attacco da parte della Turchia e non solo, darà inoltre spunto di discussione su temi quali quello della resistenza non violenta, dell’agricoltura sostenibile e dell’impegno ambientale come mezzo per la protezione delle comunità più vulnerabili. Queste tematiche emergeranno anche grazie alle riflessioni sulla lotta contro la precarizzazione e lo sfruttamento dei migranti, e in particolare la condizione del bracciantato. Nell’attuale contesto, questo non può prescindere dalla necessità di fermare la guerra che distrugge la vita e devasta l’ambiente.

Con questo spirito il NoBorderFest risponde quindi anche all’appello della “Rete Italiana Pace e Disarmo per una mobilitazione diffusa per la richiesta di cessate il fuoco immediato affinché si giunga ad una Conferenza internazionale di Pace.

Di seguito il programma: